Sulle acque del pensiero: Alketa Delishaj a cura di (Davide Silvioli)

I soggetti che, silenziosi, discretamente affiorano dalla delicata superficie delle opere di Alketa Delishaj, sembrano attraversarla con ineffabile e aliena leggerezza. Calati in luoghi di atemporalità, privi pertanto di riferimenti cronologici o spaziali, i suoi nuotatori assumono posture dinamiche ma senza mai rompere il candido e muto equilibrio che governa e su cui sono impostate le realizzazioni dell’artista.

The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018

Emergendo e immergendosi in acque appena visibili, immateriali come il pensiero, li vediamo, alle volte in solitudine e sospesi precariamente su distese di assenza, vacillare incerti sull’orlo di una vasca o di un trampolino, come a cercare lo slancio e il coraggio necessari per gettarsi nel baratro dell’ignoto. Altre, invece, già nel vivo della fase di caduta. L’artista, per mezzo di una pennellata delicata e di un colore molto diluito, rende efficacemente il complessivo senso di incipiente trascendenza che, capillarmente, pervade i lavori in questione. Questo fattore è ulteriormente accentuato dal fatto che, concentrandoci sul particolare, la pittura non definisce mai in maniera compiuta né i corpi né tanto meno – eccetto pochi casi – i volti dei soggetti, i quali appaiono dunque sempre interdetti e in fase di svelamento di sé.

Di contro, nella visione d’insieme, le opere dimostrano un’approfondita capacità compositiva, accompagnata da uno studio cromatico che si risolve spesso in tinte tenui. Il tutto nel perimetro concettuale di un sentire quasi metafisico che, come un riverbero, permea d’enigmaticità i silenzi che dominano sia i singoli soggetti che le scene che, pur nell’introversione generale, rimangono tuttavia emotivamente accessibili e appaiono eloquenti nel comunicare. Da ciò deriva il già accennato senso di imminenza caratteristico dei lavori qui in via d’analisi e raggiunto dall’autrice tramite una scelta sempre calibrata e consapevole dei rapporti formali, cromatici e di organizzazione dello spazio, tanto da far ipotizzare anche un possibile dialogo con la grafica, con l’illustrazione e con l’animazione.

All’enigma che consegue alla quiete, si affianca inevitabilmente il palpabile smarrimento dei protagonisti immersi (o persi) in una realtà senza coordinate, forse anche loro, come tutti noi, alla tacita ma interminabile e inesausta ricerca della propria Itaca che, come le opere di Alketa Delishaj sono in grado di sottendere, è da trovare nelle più indefinibili profondità di noi stessi.

The Swimmers, Alimpiade 2020 – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers, Olimpiade 2020 (anticipazione) – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
The Swimmers – Alketa Bercaj Delishaj Art – Acrilico su carta 2018
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